In via Monte di Pietà, a 15 minuti dalla stazione di Torino Porta Susa, il Ristorante Consorzio è una gemma di cultura gastronomica a prevalenti tinte regionali, incastonata nel cuore del Quadrilatero sin dal 2008. La scelta indovinata di puntare, già in tempi non sospetti, sulla rinascita del quinto quarto, sui vini naturali e sulle caratteristiche di una trattoria contemporanea, ha permesso di scrivere un importante capitolo nel presente della ristorazione cittadina e nazionale. L’attenzione per le materie prime è maniacale: ne sono un esempio i tanti presidi Slow Food in menu, i ricercati formaggi coi quali è possibile concludere il pasto e la folta carta dei vini. A marzo 2020, l’arrivo alla guida di Valentina Chiaramonte ha determinato un rinnovo senza stravolgimenti del menu, che adesso a tratti parla anche siciliano. All'interno le vissute sale rosso mattone-beige, dominate dal legno e dai tanti riconoscimenti ottenuti per il servizio professionale e informale e per la cucina schietta, che viene qui proposta in un connubio fra conferme – su tutte la carne cruda, i ravioli di finanziera, l’agnolotto gobbo e il risotto mantecato alla Bergese - e novità. Si inizia con un omaggio dalla cucina e con i prodotti da forno – la fragrante focaccia è fatta in casa – si prosegue con la carta o il più raffinato degustazione, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, e si chiude in bellezza con i formaggi e i dolci, giusto compromesso fra chi ama andare sul sicuro e chi osare.

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In via Monte di Pietà, 15 minutes from Turin Porta Susa train station, the Consorzio Restaurant is a gem of gastronomic culture with prevalent regional hues, set in the heart of the Quadrilatero since 2008. The right choices were made - already in unsuspecting times to revive the 'quinto quarto', the natural wines; and the characteristics of a contemporary trattoria. These elements have allowed this place to write an important chapter in today's urban and national food industry. The attention to raw materials is almost obsessive: examples are the many Slow Food presidia listed on the menu, the refined cheeses with which you can end the meal and the extensive wine list. In March 2020, the arrival at the helm of Valentina Chiaramonte resulted in a smooth renewal of the menu, which now also 'speaks' Sicilian at times. The dining rooms walls are painted in a lively, brick-red and beige color, dominated by wood furnishings and by the many awards obtained for the professional but informal service and the 'frank' and straight-forward cuisine. Among the classics as well as the novelties proposed here: above all the raw meat, ravioli of finanziera, agnolotto gobbo, and risotto creamed Bergese. It starts with a homage from the kitchen and with some baked specialties - the fragrant focaccia is homemade -; it continues with either the menu or with the more refined tasting path, both featuring an excellent quality/price ratio; and it ends with a flourish of cheeses and desserts. This place offers the right compromise for both those who love to play it safe and those who like to dare.