Dolci in Viaggio: 8 pastry chef interpretano in 8 videoricette il meglio della tradizione dolciaria italiana in versione travel-box.

Dolce in Viaggio

di Laura Guerra

Cosa c’è di più bello che prolungare l’emozione di un viaggio con un souvenir gastronomico? Allungare il ricordo in dolcezza poi, è un’esperienza ricca di piacere.

Per sottolineare questa tendenza sempre più seguita da golosi grandi e piccoli, 50 Top Italy ha organizzato e promosso il contest Dolce in Viaggio coinvolgendo i pasticceri che hanno proposto i loro dolci più amati in versione travel-box.

Otto pastry chef, espressione di città che hanno una grande e storica tradizione dolciaria – da Napoli a Palermo, da Amalfi a Castellammare di Stabia, da Reggio Calabria a Torino – hanno presentato dessert classici o più contemporanei che, spaziando fra tradizione e innovazione, hanno illustrato in una videoricetta, dosi degli ingredienti e passaggi tecnici.

Stefano Avellano dello storico Gran Caffè Gambrinus di Piazza Trieste e Trento a Napoli ha preparato la Zeppola di San Giuseppe.

Ciro Poppella, l’inventore del celebre Fiocco di Neve, ha presentato l’Ampolla di San Gennaro.

Salvatore Capparelli, dell’omonimo punto sweet in via dei Tribunali, nel cuore antico di Partenope, ha firmato il suo famoso Babà.

Da Palermo Loredana Schiera, de I Segreti del Chiostro, nel Monastero di Santa Caterina di Palermo, ha impastato la Cassata al Forno, una versione ancora più antica della classica cassata barocca.

Dalla costiera sorrentina, Angelo Tramontano del Gran Caffè Napoli 1850 di Castellammare di Stabia, ha preparato, esaltando gli aromi della frutta secca, una Tartelletta Nocciole e Mandorle.

Direttamente dalla Pasticceria Pansa, Nicola, quinta generazione della famiglia che dà il nome allo storico locale amalfitano, ha presentato il Pasticciotto al Limone di Amalfi.

Dalla Calabria arriva la Pitta, dolce natalizio tradizionale, preparato da Rocco Scutellà dell’omonima pasticceria di Reggio Calabria.

Ha chiuso la serie Maicol Vitellozzi, pastry chef del ristorante Del Cambio di Torino, una delle insegne gastronomiche più prestigiose del capoluogo piemontese, che ha proposto la Tartelletta ai Lamponi.

Otto artisti della dolcezza che, partendo dalle farine del Mulino Caputo studiate e nate proprio per offrire ottime performance nelle creazioni da pasticceria – tipo Frolla, Manitoba Oro, Pasticceria – hanno creato dessert confezionati in un packaging adeguato agli spostamenti, innovando o reinterpretando il meglio della tradizione dolciaria italiana.

 

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