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44° award 2021

categoria: Ristoranti fino a 120€

Antica Corte Pallavicina


Un castello del XVI secolo che dopo vent’anni di paziente restauro nel 2010 muta in un relais di charme, dove scoprire le radici della famiglia Spigaroli e le tradizioni agroalimentari di un territorio dal delicato ecosistema fluviale ricco di storia. Al timone Massimo Spigaroli e una giovane e affiatata brigata di cucina, capace di stuzzicanti percorsi culinari che esplorano il territorio ad ampio respiro, ispirandosi alle ricette locali dell’infanzia. Quegli stessi spazi che Maria Luigia duchessa di Parma e moglie di Napoleone destinò a fortilizio per la sua guardia di frontiera, oggi ospitano 13 accoglienti camere tutte diverse, l’Osteria del maiale, la bottega di prodotti tipici, il museo e le imperdibili cantine di stagionatura del culatello (che valgono il viaggio), dove affina il pregiato salume prenotato dai grandi della terra. Poi c’è il ristorante stellato, dove la cucina è tutta territorio e tradizione, abilmente riletta con rimandi francesi, in un’esperienza ‘gastrofluviale’ a tutto tondo. Ricette dimenticate, riscoperte e rese contemporanee con materie straordinarie, che arrivano dall’orto, dall’azienda agricola e dagli allevamenti di famiglia. Tre i menu degustazione. Da provare ‘I primi dieci anni dell’Antica Corte Pallavicina’, con il culatello Platinum Riserva 42 mesi che piacque al Principe Carlo d’Inghilterra; i ravioletti di gallina cotti in vescica, fonduta di Parmigiano 12 anni e culatello, che scelse Alain Ducasse; le coscette di rana leggermente dorate all’aglio dolce, prezzemolo, patate novelle e zucchine, che ordinò Anthony Bourdaine; Le due cotture dell’anatra, petto rosato, cosce stufate e pesche arrostite, che suscitò l’apprezzamento di Robert de Niro; e c’è anche un itinerario sul culatello, con quattro razze di suini diversi, Nero e Bianco di Parma, Cinta senese, Mora Romagnola, che esplora sei stagionature (fino a 42 mesi). Oppure la carta, con i delicati e intensi fiori di zucca e ricotta; il succulento uovo a guscio bianco con fonduta di Rossa di Urzano su crema di patate dolci e germogli d’orto; I tre soffici ai tre Parmigiani in brodo di gallina fidentina e crosta di sfoglia, di grande concentrazione e notevole difficoltà tecnica. Cantina ampia con notevoli profondità e interessanti interpretazioni territoriali, tra cui il recupero del vino Fortana amato da Giuseppe Verdi e da Giovannino Guareschi. Una location di grande suggestione, con grandi vetrate che spaziano sulla corte e un servizio elegante (alla cloche e alla lampada), attento e premuroso.


A 16th-century castle that, after twenty years of patient restoration, in 2010 became a charming relais where you can discover the roots of the Spigaroli family and the agri-food traditions of a territory with a delicate fluvial ecosystem that is rich in history. The restaurant is headed by Massimo Spigaroli, with a young and close-knit kitchen crew, capable of persuading you with their culinary journeys to explore the territory at a wide range, inspired by local recipes from the childhood. This is the same place that Maria Luigia Duchess of Parma and Napoleon's wife used as a fortress. Today, this establishment welcomes 13 rooms, all different: the Osteria del Maiale, the shop for local products, the museum, and the unmissable cellars for the seasoning of the culatello, which is a very refined salami and, it alone, is definitely worth the trip. Then there is the starred restaurant, where the cuisine is all about territory and tradition, skilfully reinterpreted with French references, in an all-round 'gastrofluvial' experience. Forgotten recipes, rediscovered and made contemporary with extraordinary raw materials, which come from gardens, pastures, and family-run farms. Three tasting menus are available: To try “The first ten years of the Antica Corte Pallavicina”, featuring the culatello Platinum 42 months Riserva, which pleased Prince Charles of England; the chicken ravioli cooked in a bladder with 12-year-old Parmesan fondue and culatello, which chef Alain Ducasse chose; and the frog legs, lightly browned with sweet garlic, parsley, new potatoes and zucchini, which chef Anthony Bourdain ordered; the duck in two cookings, pink breast, stewed legs and roasted peaches, which movie star Robert de Niro appreciated. There is also an itinerary with the culatello, featuring four different pig breeds, Nero and Bianco di Parma, Cinta Senese, Mora Romagnola, which undergoes six seasoning periods (up to 42 months total). Also la carta, with delicate and intense zucchini flowers and ricotta; succulent white-shell egg with Rossa di Urzano fondue on sweet potato cream and garden sprouts; The three Parmesan Soffici, in Fidentina hen broth and puff pastry crust, which require great concentration and considerable technical skills. The large cellar has considerable depth and interesting territorial interpretations including the recovered wine of Fortana, loved by Giuseppe Verdi and Giovannino Guareschi. It is without a doubt a very suggestive location, displaying large windows that overlook the courtyard. The service is elegant, courteous and attentive.
chef
chef:
Massimo Spigaroli
localizzatore
Antica Corte Pallavicina,strada del Palazzo Due Torri 3, , Polesine Parmense, PR, Emilia-Romagna, italia
Orologio
apertura:
Aperto dal martedì alla domenica a pranzo e cena

giorno di chiusura:
lunedì
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Orologio
ferie:
20 giorni a gennaio dopo il 6
Telefono
telefono:
0524936539
birra
da provare assolutamente:
ravioletti di gallina cotti in vescica, con fonduta di Parmigiano 12 anni e culatello
Risorsa 16
Menu:
link
Risorsa 16
Menu degustazione:
riservato
prenotare:
clicca qui
serv_aggiuntivi
struttura adatta a persone con difficoltà motorie
parcheggio
aria climatizzata
wifi gratuito

giardino

animali ammessi

banconota
pagamenti accettati:
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