Salvatore Salerno: “La qualità del buon bere vince sempre”

Salvatore Salerno, Premio Consorzio di Tutela del Prosecco Doc

di Laura Guerra

C’è una cosa di cui Salvatore Salerno, chef sommelier al ristorante Il Lago del Four Seasons di Ginevra, è fiero di far conoscere il buon bere italiano e far appassionare gli ospiti alla storia che ogni bottiglia racconta e ogni sorso rivela. Una fierezza declinata in competenza che gli ha fatto vincere il Premio Servire il Vino all’Estero, assegnatogli dal Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, nell’ultima edizione della guida 50 Top Italy nel Mondo.

Palermitano per nascita, milanese d’adozione, 32 anni non ancora compiuti, in giro per il mondo da quando ne aveva 18, guarda al futuro del buon bere con fiducia. E, anche se, in questo periodo, nella cittadina svizzera si registra un’importante flessione nel turismo d’affari, lui è al lavoro nel gruppo che conta, oltre al ristorante d’hotel Il Lago – una stella Michelin, il bar dell’albergo, e sul rooftop il locale jappo-fusion Izumi.

Ci stanno scoprendo gli svizzeri – racconta Salvatore – che in questo periodo dopo tante restrizioni si vogliono concedere un piccolo lusso sia al momento dell’aperitivo sia per la cena. Si sta sviluppando un movimento interno con tanti svizzeri, tedeschi e francesi di frontiera che vengono a visitare questo angolo di Svizzera romanda e ne approfittano per soggiornare da noi e vivere un momento bello e di relax accompagnato da bottiglie più importanti del solito”.

Che tipo di scelta fa?

Il nostro cliente tipo ha già una sua cultura di base sia per quel che riguarda la cucina d’autore che per la scelta dei vini, ha gusti e preferenze che partono da una conoscenza elevata, accetta volentieri di scoprire cose nuove e si lascia consigliare soprattutto per l’aperitivo o sceglie fra la proposta dei cocktail in carta nel nostro bar che valorizzano molto la tradizione della mixology italiana con il Campari o il vermouth, che sono sempre molto graditi. Il momento preferito per stappare e sorseggiare un buon vino rimane la cena e la scelta ricade maggiormente sui vini francesi. Sono molto amati i Borgogna, i Bordeaux o i rossi italiani toscani e piemontesi ed il Prosecco che è sempre molto apprezzato”.

Come questo tempo sospeso sta modificando il vostro lavoro?

Il periodo che stiamo vivendo ci sta facendo guardare a tutte le cose in modo diverso, ma noi non ci siamo mai fermati. Abbiamo tolto tutto il servizio a buffet a favore del brunch e di una proposta più personalizzata pensata per soddisfare i gusti e le richieste dei nostri ospiti per farli stare bene”.

Cosa vedi nel futuro del buon bere?

Negli ultimi anni il vasto mondo del vino sta crescendo sempre più, quel che fa la differenza per una bottiglia è la qualità che arriva al pubblico determinando il suo successo. Non importa il paese di produzione, sarà sempre la qualità a portarlo più in alto.  Sono convinto che il domani del vino sarà prospero e in forte crescita”.

Cosa c’è nel tuo futuro?

Voglio approfondire e formarmi sugli aspetti gestionali, sul beverage cost e poi affinare e aumentare le mie doti comunicative, perché il contatto continuo con l’ospite è alla base della piacevolezza del mio lavoro in cui il mio compito è portarlo nel mio mondo e farlo appassionare”.

Cosa ha significato per te il premio che ti è stato dato da 50 Top Italy?

“E’ stato un grande piacere soprattutto perché lo considero un modo per illuminare il lavoro di tanti italiani che lavorano all’estero per la valorizzazione del made in Italy e di cui si sa molto poco”.

Cosa significa il vino per te?

“Sono sempre stato un appassionato di culture, lingue, viaggi, persone. Il vino per me è uno strumento per esplorare tutte queste passioni”.

 

Salvatore Salerno - Il Lago, Ginevra

Salvatore Salerno – Il Lago, Ginevra

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